Protette dalla Banca d’Italia e favorite dal legislatore, le banche cercano costantemente il facile guadagno ai danni dei soggetti più deboli, ai quali impongono condizioni capestro. Per decenni hanno violato in maniera pressoché sistematica la legge antiusura, fino a quando la Cassazione ha pensato di porvi un termine, con la conseguenza che il parlamento nel luglio 2011, ha ben pensato di innalzare il tasso soglia per ricondurle nella legalità non potendo comunque sanare l’illegalità durata 15 anni. Fermo restando che all’innalzamento della soglia usura e’ seguito il pressoché istantaneo innalzamento dei tassi bancari che spesso continuano ad essere illegali, i tassi usurai applicati nel passato oggi risultano il vero ‘tallone d’Achille’ del sistema bancario. Dal punto di vista del cliente, ed in particolare delle aziende, sempre più pressate dalle richieste di ‘ripianamento’, dalle minacce di revoca del fido e passaggio a ‘sofferenza’ della posizione, la rivendicazione degli interessi illegali rappresenta un efficace strumento di difesa, in grado di paralizzare e prevenire le iniziative giudiziarie della propria banca.